Il "bugiardino" delle escursioni
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Se si è con una guida (di qualunque tipo essa sia: turistica, ambientale escursionistica, alpina, ecc.) chiaramente una parte consistente di responsabilità nel rendere l'esperienza gradevole se la prende proprio la guida, grazie all'esperienza accumulata, alla dedizione, anche ai corsi specifici fatti... e pure per le escursioni qui proposte vale la stessa regola: è uno dei motivi per cui mi dovresti pagare, in fondo!
Tuttavia, il patto che vorrei ci fosse tra me ed il compagno di cammino (e non cliente!) è che una parte dell'esperienza da me proposta riguarda lo sviluppo della competenza e della consapevolezza di chi dovesse essere in cammino con me: ovvero, non solo ci saranno dei requisiti minimi per venire in escursione (e non sto parlando solo di quelle in alta montagna, sia ben chiaro), ma vorrei tantissimo che il muoversi in sicurezza e con piacere in ambienti diversificati diventasse una capacità condivisa, appresa pian pianino "facendo esperienza" con il necessario accompagnamento che da sicurezza ai propri passi ed in grado di contagiare anche altre persone (i propri familiari, gli amici con cui organizzerai una scampagnata, ecc.)!
Ti propongo insomma un percorso pratico di apprendimento esperenziale, fatto divertendoti e quasi senza nemmeno accorgerti di farlo, che se vorrai potrai ovviamente integrare per esempio con un corso di escursionismo per utenti con ancora più contenuti teorici. E non dimenticarti di consultare le innumerevoli pagine con "consigli per gli escursionisti principianti", spesso con buoni consigli di buon senso 😉
Alla fine non saprai prevedere tutti gli imprevisti... nessuno lo sa fare, neanche il più esperto degli alpinisti! Ma, di sicuro, mettiamoci nelle migliori condizioni per non dover poi essere soccorsi dal Soccorso Alpino 😁 e se anche venissimo presi da un violento temporale mentre siamo in escursione, magari con un po' di giusta tensione però ne sappiamo venir fuori col sorriso, così come nella foto che ho scelto per questa pagina 😉
Abbigliamento ed attrezzatura
Vige la regola di vestirsi in maniera adeguata per l'escursione, con la capacità di prevedere anche le condizioni climatiche che potremmo incontrare e, possibilmente, anche almeno qualcosina in più per saper gestire pure condizioni inaspettate 👍 Se non sai come vestirti o se non è chiaro dalla mia descrizione dell'escursione proposta, non esitare a contattarmi!
L'essere adeguati all'escursione non riguarda solo l'abbigliamento (dagli scarponi al cappello, dalla giacca a vento all'intimo: vestirsi a cipolla ed avere un ricambio asciutto, sempre!), ma anche l'attrezzatura in senso generale dev'essere coerente con l'escursione che andremo a fare: lo zaino, gli occhiali da sole, i bastoncini da trekking, la lampada frontale, il kit di pronto soccorso, i ramponcini, le ciaspole... e ovviamente l'acqua, oltre all'eventuale cibo per una merenda od un pranzo al sacco.
Saper dosare nella maniera corretta, da un lato senza strafare e dall'altro senza rimpiangere quel poncho che è rimasto a casa, è un'arte che si impara con pazienza e con tanta pratica (e qui e lì alcuni ragionevoli errori) 😄
Andare per gradi
Proprio per darsi il tempo di imparare è opportuno andare per gradi: non partire, cioè, subito con l'escursione di cinque giorni in tenda in totale autonomia con passaggi attrezzati, previsione di neve in quota, ecc.!
Camminando, ci si può rendere conto del proprio livello di preparazione, di quali sono i propri limiti: se dopo un'escursione con 1000 metri di dislivello boccheggi e le gambe ti rimangono dure come legni per alcuni giorni, forse è il caso di fare prima alcune uscite entro i 500 metri di dislivello, non particolarmente impegnative però magari un po' più lunghe come percorso complessivo, non troppo distanziate per poi passare ad un'uscita lunga da 800 metri di dislivello e se torni a casa in salute allora magari si può pensare a salire ancora di livello... Un passo alla volta, come sempre!
Lo stesso dicasi con la confidenza col terreno che potresti incontrare: esposizione, tratti scivolosi specialmente in discesa, cavi fissi da utilizzare per aiutare nella risalita... In molte situazioni la confidenza può aumentare tantissimo con la pratica, in altre parti ci si scontra contro propri limiti personali, psicologici, che è davvero difficile superare: ad esempio io davvero mal digerisco il bosco di notte se sono in solitaria, mentre non ho alcun problema in alta quota pure se è notte fonda e anzi l'esperienza mi inebria!
Chiaramente, quando penso a dove andare, cercherò di ragionare di conseguenza, conoscendo quindi anche gli orari di alba e tramonto, quanto ambiente aperto o boscoso incontrerò e quando, ecc... Con le nostre uscite, questi sono fattori che avrò in carico io, ma tu rimani con gli occhi aperti perché insieme possiamo far pratica e poi quando organizzerai con i tuoi cari sarà davvero ridotto il rischio di ritrovarti in un ambiente in cui tu prima di tutti non ce la fai, dando più sicurezza a te stesso ed alle persone che sono insieme a te!
Conoscenza e pianificazione
Nelle uscite di gruppo - come queste qui proposte - è compito e responsabilità primaria della guida (ed in genere di chi propone un'attività anche se non professionale - quindi occhio quando proponi un'escursione ai tuoi amici! -) di informarsi in maniera corretta, con le giuste fonti, riguardo i parametri che si incontreranno: tipologia di terreno, condizioni meteorologiche, infrastrutture, difficoltà assortite, copertura telefonica, logistica generale anche in vista di un eventuale soccorso... e chi più ne ha più ne metta!
La lettura della cartografia del territorio (sia in formato cartaceo che digitale), la ricerca di relazioni ed informazioni, la consultazione dei siti preposti alle previsioni meteorologiche o nivologiche... e spesso un sopralluogo preliminare anche per sincerarsi dei tempi necessari (a volte basta poco per scombinare i piani, può anche essere sufficiente attardarsi a scattare molte foto in un luogo particolarmente spettacolare)... son tutti compiti che svolgerò innanzitutto io! Tu, però, cogli l'occasione per non accettare passivamente, ma unitamente al resto dell'esperienza che accumulerai passo dopo passo prova ad acquisire la dimestichezza necessaria per sapere già tu cosa andrai ad incontrare e come: ti servirà molto per quando sarai da solo, oppure sarai tu a proporre ai tuoi familiari, ma anche quando andrai a fare altre escursioni guidate 😀
Non lasciare tracce del tuo passaggio, se non in foto e nei racconti
Questo dovrebbe essere un principio fondamentale nella nostra relazione col mondo: imparare ad essere leggeri, a non esagerare con l'impronta che inevitabilmente lasciamo su questo pianeta, ma anche su ogni singolo sentiero su cui camminiamo! E quindi largo a quelle che dovrebbero essere ovvietà (ma purtroppo non lo sono), come per esempio "Che si fa coi rifiuti? Li riportiamo tutti a casa!"... Ma poi ci sono anche degli impatti magari trascurati, tipo il nostro vociare che può disturbare la fauna specialmente in quei luoghi un po' più selvatici in cui gli animali sono meno abituati ad una massiccia presenza umana tutta concentrata.
Quello che vorrei davvero molto è che nel corso delle nostre escursioni, anche se saremo in gruppo numeroso, il mondo che noi incontriamo... sia quasi esattamente lo stesso che poi ci lasciamo alle spalle: anzi, magari pure un po' meglio, perché se vediamo un involucro di merendina buttato per terra tra le piante di mirtillo anziché ignorarlo potremmo mettercelo in zaino.
Vorrei che però tornassimo noi con tante tracce del nostro passaggio: per le tantissime foto che di sicuro scatteremo nei posti più belli o per cogliere lo scorcio più particolare (come potrebbe essere l'accoppiamento di un insetto su di un rametto fiorito, per esempio); e per i tanti racconti che potremo farci a vicenda, anche e soprattutto riguardo il nostro modo personale di vedere ognuno diversamente allo stesso panorama, allo stesso abete rosso, allo stesso muretto a secco, alla stessa malgara, alla stessa marmotta... Insomma, riportiamoci a casa tutte le nostre tracce ed anche quelle degli altri 😁 per mostrarle poi a tutte le persone che vogliamo e, se ci riusciamo, diamo loro anche quell'impulso per andare pure loro un po' più leggeri leggeri leggeri per questo mondo.
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